1 DEFINIZIONE DELLA PAROLA MORTE
La morte.. è
definita in vari modi in campi diversi l'uno dagli altri:
- scienza: la cessazione di quelle funzioni biologiche che definiscono gli organismi viventi.
- religione: dipeso dall'accumulo dei
peccati appena si muore.
- atei: vedono nell'umano solo
un'animale, negano che ci sia un'anima e con ciò ritengono che dopo la morte
non ci sia nulla, in definitiva la conclusione finale.
- psicologia: riferito
soprattutto alla morte celebrale e quindi definitiva.
- se stessi: oggettivamente.
2 RELIGIONE
Per la religione la morte è una cosa importante soprattutto per l’ego
umano: ognuno di noi si è sempre chiesto che cosa succedesse dopo che il corpo
cessa di vivere. Si può quindi affermare che la morte è stata la prima
effettiva scoperta dell’uomo e forse anche la sua prima domanda sull'essere. In
conclusione già nell'antichità, pur non essendone cosciente, l’uomo si è posto
delle domande psicologiche. Restando sul tema dell’antico, l’uomo aveva già
capito che esistevano delle divinità e, nel rispetto della natura e di ciò che
non conoscevano, le rispettavano. Iniziarono a formarsi le varie religioni nei
corsi dei secoli, tra religioni politeiste (come quella degli egizi) e monoteiste
(ad esempio quella cristiana); ognuno di quest’ultime aveva un’idea diversa di
ciò che definiva la morte:
- in oriente credono per lo più nella reincarnazione, sostenuta da diverse culture (buddisti, induisti,esoteristi ecc.), e in un'energia cosmica onniveggente e impersonale.
- in africa si pensa che dopo la morte l’anima continui a vivere sottoforma
di spirito protettore. I bambini, gli handicap e gli uomini morti violentemente
rimangono invece spiriti vaganti senza pace;
- gli ebrei si basano sull'antico testamento, sostenendo anch'essi la reincarnazione dopo il giudizio finale da parte di Dio;
- gli islamici affermano che chi non crede nel loro stesso Dio , ovvero Allah, è destinato all'inferno. La religione dell'islam prepara la sua popolazione all'esistenza dell'anima e del giorno finale (chiamato anche "l'ultimo giorno");
- i cattolici ritengono che dopo la morte si possa andare all'inferno, al purgatorio o in paradiso; la Bibbia invece considera solo il paradiso e l'inferno, quindi o si è "salvati o si è "non-salvati";
- i testimoni di Geova insegnano per lo più a non credere nel cielo o nell'inferno, ma sostituiscono il concetto di paradiso con quello della vita eterna. Essi sostengono che verrà un giorno in cui i morti ricominceranno a vivere sulla terra, mentre i peccatori saranno condannati all'inesistenza.
Per approfondimenti http://camcris.altervista.org/morte.html
Un nuovo modo di intendere la
morte
si percepisce attraverso il forte
intensificarsi della
sua iconografia.
Negli anni moderni la figura della
morte si è
sviluppata in figure più
complesse e astratte sempre più simili
ad un
angelo della morte. Questo
cambiamento si può vedere soprattutto
nei film (es.
Harry Potter e i doni della
morte- parte 1). Anche nei fumetti (es. Angel Sanctuary), l'angelo della morte è raffigurato da un umano alato dalle ali color terra caratterizzata da un'enorme falce con la quale giustiziava le anime peccatrici dell'inferno.
4 CAMBIAMENTO DEL CONCETTO “MORTE”
In
passato la morte era considerata come la fine di una vita e l’inizio di
un’altra; il giudizio si basava sul comportamento avuto nel corso della vita
terrena e questo credo era tramandato ai figli con carattere rigido. Oramai
esiste il diritto, e la libertà è percepita diversamente da come veniva
percepita prima. Il giovane tende sempre più a ragionare individualmente senza
il condizionamento dei genitori e di nessun’altro; per questo la maggior parte
dei giovani è agnostico. Se prima la morte era la liberazione dello spirito,
adesso è la fine della vita. Ciò di cui in quest’epoca tutti hanno timore è
l’invecchiamento. Nella scienza e cinematografia futuristica si cerca di
trovare una soluzione che possa rallentare questo processo:
- creme per nascondere le rughe e di
conseguenza mascherare la vecchiaia;
- film prodotti in cui i cloni sono creati
per permettere all’uomo di vivere in eterno (es. The Island);
- silicone per ricrearsi parti del proprio
corpo deformate nel corso degli anni.
Questi
sono tutti metodi creati in modo da poter “ingannare” la morte.
Tutto
questo è però solo un modo per sognare, anche se è sbagliato farlo in questo
modo, poiché bisogna sognare, ma non tanto per realizzare i nostri sogni,
quanto per mantenerci vivi nella fantasia.